GIRO DI GIOSTRA di Pilar
nella testa che gira
arriva inatteso lo spazio
per un giro di giostra e un’incognita
viva, eccitata e benvestita
tra il mio corpo e la tua voce
un filo diretto, quasi per forza
più che per diletto
un’insidacabile comunicazione archetipica
tragicamente non verbale
sarà che abbiamo orecchio
sarà che quando parli ti appoggi
e timbri sul fiato
sarà che la frequenza che mi arriva
è quella di un colore bruno
intelligente e paraculo
che forse intuisce una tenuta di testa
e stati in luogo potenziali
di mille e una tenerezza
abbiamo iniziato la discesa
l’Etna è fermo e bianco
accanto al mare proprio qui sotto
crescono adesso
arance
strappi
il colore viola
pizzi
latte di mandorle e neve
ravanelli giganti
sante nate nel giorno del mio compleanno
esecutivi di sfratto
baci da arresto
eccessiva sudorazione
facce imbolsite da campagna elettorale
inviti a cena a restare
che qui sei a casa e la nostra umanità
è tutta tua
anche quella che combatti e non ti piace
forse un giorno i sensi
si arrenderanno a chi mi dice
che questo mio magone è vero
anche se non segue il chiaro protocollo di una radice
sul vulcano ha nevicato che accanto c’era il mare
e a un passo gli alberi dei limoni
sono in aereoporto
ti aspetto qui e non ti conosco
la vita è un miracolo
e io devo essere pazza
– > FOTO di copertina di Paolo Soriani